Primo giorno: partenza dal centro in direzione Santuario di Gibilmanna. Il percorso è contrassegnato da vecchie mulattiere che si snodano tra boschi di querce da sughero e macchia mediterranea; anche gli incontri sono del tutto particolari dalle mandrie di mucche a greggi di pecore custodite dai loro pastori o rinchiuse in ampi recinti (detti màrcati). I pastori molto ospitali spesso offrono i loro prodotti anche per scambiare quattro chiacchiere L’arrivo al Santuario di Gibilmanna ha qualcosa di eccezionale, sarà per la sua posizione (m. 1000) che ci regala una buona visuale che va dal litorale della provincia di Messina al Golfo di Palermo, o per il Santuario che ci introduce al silenzio proprio degli eremi di preghiera. Si procede per il paese di Gratteri (m. 800), altro sito panoramico unico nel suo genere. Qui si giunge all’ora di pranzo; pausa di ristoro in una trattoria locale dove si assaggiano le specialità culinarie della zona. Si riparte in direzione di Collesano. Si attraversa un valico incantevole, quasi magico, che si inserisce tra le montagne e le numerose grotte carsiche. Ma lo spettacolo non è terminato Il panorama si apre su un’abbazia medievale abbandonata, la Chiesa di San Giorgio; la si visita all’interno e si prosegue passando attraverso un fitto bosco in cui i raggi del sole riescono a penetrare attraverso i rami regalandoci una dolce penombra. Si discende per una vallata fino a giungere in serata al paese di Collesano, nostro punto di bivacco. Si trascorre la notte presso un agriturismo e durante la cena, tra un brindisi e l’altro, ripensiamo alla giornata appena trascorsa e ci divertiamo a prenderci gioco l’uno dell’altro «al cavallo non si mente»!!! Qualcuno tra gli infaticabili, prima di andare a dormire, comincia già a chiedere che altri posti bellissimi e nascosti ci attendono per l’indomani!
Secondo giorno: sveglia prestissimo per rifocillare i cavalli e prepararli per un’altra giornata d’avventura. Si parte verso Piano Zucchi (m. 1200), si continua anche per questa mattinata attraverso boschi stupendi; cambia però la fauna e nostri amici di percorso diventano il daino, il cinghiale, le volpi, le lepri, gli innumerevoli uccelli di varie specie, fino alla regina del cielo: l’aquila, che abita le cime più alte delle Madonie. Trascorsa già qualche ora dalla partenza, incontriamo uno dei numerosi rifugi di montagna dove ci concediamo un fresco aperitivo prima della nostra sosta pranzo. La sosta per il pasto è fissata al Vallone Favara, luogo molto piacevole dove possiamo tutti abbeverarci ad una ricca sorgente d’acqua freschissima. Finalmente sazi e ristorati si riparte in direzione di Isnello. Si attraversa l’antico paese madonita, anche questo di origini medievali, dalle vie strette e lastricate. Superato Isnello, si imbocca una strada che ci riporta verso Castelbuono, località Lanzeria, fino a raggiungere il nostro centro sportivo Cavallonatura. Si conclude la giornata con un caffé caldo e dolci tradizionali madoniti.